Lunedì, 25 Marzo 2019 10:38

VI RACCONTO IL MIO ERASMUS PRO #10

#ErasmusPro è il nuovo Erasmus pensato per promuovere esperienze di formazione professionale «di lunga durata». Grazie al progetto di APRO Formazione “WAVES – Sail towards your future”, Francesca, Carmen e Ludovica stanno vivendo il loro #ErasmusPro a Valencia per 6 mesi, da gennaio a luglio 2019. Ogni settimana, a turno, ci racconteranno come stanno vivendo questa esperienza.

Hola a todos!

Ecco di nuovo la vostra WonderFrancesca, questa settimana non molto wonder perché mi sono ripresa da un lungo e noioso raffreddore; a Valencia è molto facile ammalarsi perché fa caldo ma c’è molto vento!

Lo scorso weekend si è respirata l’aria delle feste spagnole, il calore degli spagnoli, la loro voglia di divertirsi e festeggiare, la loro locura (in spagnolo pazzia): abbiamo potuto assistere alla tanto attesa FALLAS!

La festa incomincia l’ultima settimana di febbraio e finisce il 19 marzo, ma il punto focale della festa si ha dal 15 al 19 marzo. Per spiegarla meglio la divido in eventi:

  1. Cridà (ultima domenica di febbraio)

Questo evento segna l’inizio della festa. La Cridà consiste nella chiamata a prendere parte ai festeggiamenti e viene svolta dalle torri Serrano, ovvero le antiche porte d’entrata e d’uscita della città. Il sindaco di Valencia, la Fallera Mayor e quella Mayor Infantil, cioè le regine della festa elette fra le donne e le bambine fallere, dalle torri danno simbolicamente il via alla festa. Durante questa serata nella facciata delle torri vengono proiettate delle immagini, e alle loro spalle prende vita il primo spettacolo pirotecnico della stagione fallera.

  1. Mascletà (dal 1 al 19 marzo, alle h 14.00)

E’ uno spettacolo di petardi che si svolge ogni giorno in Plaça de l'Ajuntament (è la piazza del municipio in valenziano). Vi chiederete che senso ha fare dei fuochi nel pieno pomeriggio che tanto non si vede niente? Proprio qua sta il senso: la mascletà non è uno spettacolo da vedere ma è da vivere e da sentire. Si, perché i petardi vengono fatti scoppiare ininterrottamente e contemporaneamente tanto da creare un effetto assordante capace di far vibrare tutti gli organi all’interno del corpo.

Vi assicuro che, nonostante tutto il rumore e l’abbondante fumo che provoca la mascletà, vale la pena vederla: proprio in quest’occasione ho potuto osservare tutto l’entusiasmo e la voglia di festeggiare che caratterizza gli spagnoli, e in particolar modo i valenziani.

  1. Plantà (16 marzo)

E’ la scadenza che ogni quartiere ha per terminare la costruzione della propria falla, ovvero un monumento gigantesco fatto in legno, cartapesta e polistirolo realizzato da artisti falleri. Ogni monumento ha un tema differente che può spaziare dal musical alla creatività, passando per la parte nascosta del travestimento e Parigi ecc.…

Le Falle che ogni quartiere deve realizzare sono due: una piccola che prende il nome di Falla Infantil, mentre quella più grande che si chiama Falla Mayor.

Un tempo i monumenti avevano l’obiettivo di fare satira riguardo la politica, la società e tutto quello che era negativo; oggi invece hanno lo scopo di stupire le persone che le osservano. A parer mio, la cosa che stupisce di più è vedere l’altezza gigantesca di queste opere e la loro verosimiglianza con la realtà: in particolar modo in un monumento ho notato la lucidità del rossetto della signorina rappresentata. Per farvi credere ai vostri occhi in seguito allegherò alcune foto che ho scattato, anche se in realtà per quanto possa essere fatta bene rimarrà sempre una foto.

  1. Ofrenda (17 e 18 marzo, dalle h 15.00 a 00.30)

L’Ofrenda rappresenta la parte religiosa della festa: consiste nella “consegna” di mazzi di fiori da parte delle fallere e falleros di ogni quartiere alla “Virgen de los Desamparados”, ovvero la patrona della città. La Madonna viene rappresentata da un enorme struttura interamente fatta in legno e i fiori consegnati vengono posti nella struttura in modo da costituire il vestito della Madonna. Le fallere e i falleros, vestendo i vestiti tipici di un tempo, sfilano insieme alla banda fino alla Plaça de la Virgen (la piazza dove è posta la struttura della Madonna, da cui prende il nome); la Madonna rimane nella piazza fino a quando i fiori iniziano ad appassire, perdendo la loro bellezza.

L’Ofrenda è, a parer mio, l’evento più lungo e un po' noioso dell’intera festa, perchè i quartieri che partecipano alla Falla sono più di 700 e le fallere che sfilano per ogni quartiere sono molte; siccome non ho la fortuna di possedere molta pazienza dopo aver visto sfilare 2 quartieri ho iniziato a osservare le persone che stavano guardando la sfilata, a parlare con Catludo e SuperCarmen del caldo che faceva e a pensare cosa avrei mangiato per merenda :)

  1. La Nit del Foc (18 marzo, all’ h 1.30)

Fra i tanti spettacoli pirotecnici del periodo fallero quello più importante e più atteso dai valenziani e non solo, è la Nit de Foc: descriverlo come uno spettacolo non è un’esagerazione oppure una menzogna, anzi!

Basta solo dire che dura mezz’ora d’orologio, e vengono utilizzati qualsiasi tipo di fuoco artificiale: quelli che mi sono piaciuti di più sono stati alcuni che, dopo esseri scoppiati, nella loro lenta discesa prendevano la forma di un serpentino che brillava.

Quando a lavoro mi parlavano di questo evento pensavo che alla fine fossero semplici fuochi d’artificio, come quelli che ero abituata a vedere ad Asti, ma una volta iniziati mi sono resa conto che una cosa come quella in realtà non l’avevo mai vista. Per i curiosi che vogliono vederla allego il link del video della Nit di quest’anno.

PS: i fuochi d’artificio che ho spiegato si trovano nel minuto 13.11. Un altro “passaggio” che mi è piaciuto molto, si trova dal minuto 16.30 al 16.49 (secondo me è spettacolare soprattutto quando i fuochi d’artificio disegnano il cerchio grazie all’utilizzo della struttura)

https://www.youtube.com/watch?v=_yG-rK20WR4

  1. Cremà (19 marzo dalle h 22.30 a 00.45)

Questo evento segna la fine della festa. Consiste nel bruciare le Falle: un tempo, come abbiamo detto, questi monumenti rappresentavano la politica e la società e bruciarle simboleggiava che con l’arrivo della primavera le cose/persone negative dell’inverno venivano sostituite da cose/persone positive.

E’ un evento particolare e carino, però non l’ho vissuto con la straordinarietà che meritava: alle 22.30 iniziavano a bruciare le Falle Infantiles e alle 23.00 circa si bruciavano quelle grandi, ma siccome per tutta la città non ci stavano abbastanza pompieri non si potevano bruciare tutte insieme, perchè si doveva garantire la sicurezza. Contando che il giorno dopo dovevamo ricominciare a lavoro, abbiamo preferito andare a vedere una Falla vicino a casa: essendo un quartiere in periferia non c’erano molte persone ed è stata una cosa abbastanza tranquilla. Sicuramente quella del municipio l’avranno bruciata con effetti scenici e avremmo potuto vivere la Cremà con più stupore.

 

Per quest’ultima settimana di festa ho coniato un motto che, quando dopo una giornata fuori casa per vedere più Falle possibile alla sera uscivo per vedere i fuochi e la mia voglia era il risultato dell’operazione 54+6-10x6, aiutava a sotterrare ancora di più la mia voglia ormai inesistente: “Sai quando arrivi in centro ma non sai quando te ne torni!” Scherzi a parte aver visto questa festa mi ha resa ancora di più consapevole del fatto che, anche se sono 2 mesi lontana da casa e la mancanza della mia famiglia e dei miei amici, della mia città e dell’Italia inizia a farsi sentire, vale la pena essere qui e poter vedere città, paesaggi e feste diverse da quella che ero abituata a vedere è un’immensa fortuna che ho ricevuto.

Per concludere se, con questi nostri articoli, io e le altre super eroine vi abbiamo fatto venire la voglia di partire per Valencia vi consiglio di venire nel periodo della Fallas, ma conviene che prenotiate il volo e l’hotel già da adesso per il prossimo anno :)

Come si dice qua hasta luego e vi do appuntamento al prossimo articolo!

Francesca

 

Ps: su YouTube potete trovare i video di quest’anno degli eventi elencati  

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