Lunedì, 20 Maggio 2019 09:44

VI RACCONTO IL MIO ERASMUS PRO #18

#ErasmusPro è il nuovo Erasmus pensato per promuovere esperienze di formazione professionale «di lunga durata». Grazie al progetto di APRO Formazione “WAVES – Sail towards your future”, Francesca, Carmen e Ludovica stanno vivendo il loro #ErasmusPro a Valencia per 6 mesi, da gennaio a luglio 2019. Ogni settimana, a turno, ci racconteranno come stanno vivendo questa esperienza.

 

¡Hola a todos!

Come state cari amici lettori??
In questo articolo vi aggiorno su come procede il mio tirocinio all'asilo nido.
Diciamo che all'inizio è stato un po' difficile ambientarmi, come penso che sia normale, in quanto dovevo prendere confidenza con la lingua, con il nuovo ambiente lavorativo, con i metodi d'insegnamento, ma soprattutto con le maestre e con i bambini, infatti non nego che inizialmente commettevo alcuni errori. Devo dire, però, che ci sono stati due aspetti, che mi sono serviti e mi hanno aiutato molto, soprattutto all'inizio: il primo è l'insieme di tutte le competenze acquisite durante le mie esperienze di alternanza scuola-lavoro, svolte lungo il mio percorso di studi, e il secondo è l'esperienza, durata due anni, come animatrice.
Giorno dopo giorno ero (e sono) sempre più determinata a mettermi in gioco per
arricchirmi professionalmente e a sviluppare nuove abilità e a migliorare sempre di più le mie competenze, linguisticamente e anche dal punto di vista umano, conoscendo nuove persone e relazionandomi con loro.
Come vi avevo già detto nel mio primo articolo, all'inizio mi facevano fare cose molto basilari, come cambiare i pannolini, dare da mangiare ai bambini ecc... ma piano piano le maestre, conoscendomi e mettendomi alla "prova", hanno acquisito fiducia in me e mi fanno danno più responsabilità. Per esempio, durante le vacanze di Pasqua, l'asilo nido in cui svolgo il tirocinio era chiuso, perciò sono dovuta andare nell'altra struttura (ossia dove svolge il tirocinio Francesca). Essendoci comunque poche maestre, un pomeriggio ho dovuto prendermi cura dei bambini molto piccoli (cioè ho dovuto dare loro la merenda, cambiare i pannolini, aggiustare i loro zainetti, sistemarli per farli uscire con i loro genitori e vigilare che non si facessero del male). In tutto questo io ero "quasi da sola", nel senso che a volte c'era una signora che si occupa di varie cose, la quale stava con me, ma alcuni momenti doveva andare ad aprire la porta, lavare le cose della merenda e perciò mi lasciava da sola.
Per quanto riguarda il rapporto con i bambini devo dire che alcuni di loro, soprattutto quelli di 2/3 anni, i primi giorni erano straniti da me, dato che ero una persona nuova, infatti mi fissavano tutto il tempo, non volevano giocare con me e cose del genere, ma piano piano, facendomi conoscere, giocando insieme a loro, facendoli ridere e prendendomi cura di loro, questi bimbi hanno acquistato fiducia in me. Adesso appena mi vedono mi saltano addosso, mi chiamano per giocare con loro e mi riempiono di baci e abbracci. Questa può essere per molti una piccola e insignificante cosa, ma a me ogni volta si riempie il cuore di gioia vedere i progressi che stanno facendo verso di me questi piccoli "pargoletti".

Con questo concludo questo mio articolo e vi do appuntamento al prossimo!!
¡Hasta luego chicas y chicos!
Carmen

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