Stampa questa pagina
Lunedì, 11 Febbraio 2019 11:05

VI RACCONTO IL MIO ERASMUSPRO! #4

#ErasmusPro è il nuovo Erasmus pensato per promuovere esperienze di formazione professionale «di lunga durata». Grazie al progetto di APRO Formazione “WAVES – Sail towards your future”, Francesca, Carmen e Ludovica stanno vivendo il loro #ErasmusPro a Valencia per 6 mesi, da gennaio a luglio 2019. Ogni settimana, a turno, ci racconteranno come stanno vivendo questa esperienza.

Ciao a tutti!

Nel primo articolo ho parlato dei giorni prima della partenza, dell’arrivo e delle mie prime impressioni di Valencia. Oggi invece vi voglio raccontare la prima visita della città.

I comuni mortali il giorno dopo l'arrivo sono stravolti a causa del viaggio e preferiscono stare a casa a riposare o a realizzare che devono cambiare se non stravolgere, come nel mio caso, le loro abitudini. WonderFrancesca, SuperCarmen e CatLudo, le nuove eroine della città, non possono ronfare perché il crimine non dorme mai! Sveglia presto, colazione veloce, doccia, mappa, zaino in spalle e le supergirl sono pronte a girare la città.

I primi monumenti che abbiamo visto sono stati Plaza de la Reina, Plaza de Ayuntamiento, cioè la piazza dove c’è il municipio di Valencia, e la cattedrale.

Nel mezzo del cammin di nostra vita ci ritrovammo per una selva oscura, con edifici e monumenti molto particolari, ma che non avevamo la pallida idea di cosa fossero; strada facendo la diritta via era smarrita, perché non riuscivamo ad orientarci con la mappa (però non spargete la voce in giro, è un segreto shhh…), e dopo una lunga ed estenuante giornata di cammino, il più delle volte perché sbagliavamo strada, con l’aiuto di passanti che Papa Francesco dovrà nominare santi perché ci hanno salvato dal vagabondaggio per la ricerca della strada di ritorno, siamo arrivate a casa.

Il vero primo giro della città lo abbiamo fatto lunedì 14 gennaio, stavolta con una guida esperta, cosciente della strada da percorrere e soprattutto sapiente. Abbiamo visitato una parte della cattedrale e Placa de la Virgen, il cui emblema è una fontana con al centro la statua di un apparente Poseidone: in realtà la statua rappresenta il fiume locale, Rio Turia, e intorno a esso ci sono 8 statuette che simboleggiano i suoi 8 affluenti. All’interno della cattedrale la guida ci ha mostrato due super oggetti: la reliquia del patrono di Valencia (San Vicente) e quello che dicono sia il Santo Graal.

Nella stessa giornata del tour abbiamo appreso le abitudini alimentari degli spagnoli, e sinceramente avrei preferito apprenderle un’altra sera. Per creare l’atmosfera giusta vi descrivo il contesto della scoperta: quella stessa mattina io, Carmen e Ludovica abbiamo avuto l’incontro con le varie persone che lavorano nell’agenzia spagnola che ci segue, successivamente dalle 14.30 fino alle 18.30 abbiamo avuto la prima lezione del corso intensivo di spagnolo. Alla fine di questo, circa le 18.30, è iniziato il nostro tour; visita a destra visita a sinistra si sono fatte le 20.30 e la pancia iniziava a lamentarsi. La guida quindi entra in un bar e il mio primo pensiero è stato “Pancia mia fatti capanna”, ma la cosa ha iniziato a stranirmi quando la cameriera porta al tavolo succhi di arancia, arachidi, fette di pane con salumi e formaggio, tapas...insomma alle 20.30 stavamo facendo un aperitivo! Al solo pensiero che dovevamo ancora andare a fare la spesa e tornare a casa mi veniva da piangere :( Ebbene si gli spagnoli, a differenza degli italiani, mangiano molto più tardi: pranzano mediamente alle 14.30, poi c’è la merenda alle 17.00 e la cena trova posto non prima delle 22.00; questo perché gli spagnoli utilizzano tutte le ore del giorno per fare quello che devono fare, mentre la maggior parte di italiani alle 19.30 rincasa per cenare. Infatti, in relazione a questo, tutti i supermercati di Valencia chiudono alle 21.30. Com’è il detto “paese che vai, usanza che trovi”? Ecco quella sera tra una cosa e l’altra abbiamo cenato alla bellezza delle 23.15.

Con le altre supergirl nei giorni a seguire abbiamo visitato il Museo della Ceramica e delle Belle Arti, la Lonja, il Mercado Central e quello di Colon, le torri Serranos e di Cuart; magari nei prossimi articoli ve ne parlerò. Ma personalmente sto fremendo perché non vedo l'ora di visitare la famosissima e spettacolare Città delle Arti e delle Scienze, con gli annessi Oceanografico e Emisfero. Sarà di sicuro una cosa bellissima e una grande emozione.

Come sempre vi aspetto al prossimo episodio delle fantastiche avventure delle tre supergirl!

WonderFrancesca vi saluta e vi manda un grosso abbraccio.

Letto 1018 volte

Galleria immagini